La Camera di Commercio dell’Umbria favorisce la transizione digitale e sostenibile delle Micro Piccole e Medie Imprese (MPMI) umbre tramite la concessione di contributi a fondo perduto.

Beneficiari

Possono accedere le imprese in possesso dei seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:

  • a. siano Micro o Piccole o Medie imprese;
  • b. abbiano sede legale e/o una sede operativa nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio dell’Umbria;
  • c. siano attive ed iscritte al Registro delle Imprese ed in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • d. non si trovino in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente, e nei cui riguardi non è in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;
  • e. non abbiano in corso forniture con la Camera di commercio dell’Umbria, anche a titolo gratuito;
  • f. non abbiano stipulato contratti di lavoro subordinato o autonomo o comunque attribuito incarichi a ex dipendenti pubblici in violazione del divieto previsto dall’art. 53 co. 16-ter del D. Lgs. 165/2021;
  • g. abbiano aderito al Cassetto Digitale dell’Imprenditore attraverso la piattaforma online impresa.italia.it;
  • h. non abbiano ottenuto la concessione del contributo a valere sul “Bando voucher digitali I4.0 – Anno 2024” della Camera di Commercio dell’Umbria, a prescindere dalla effettiva percezione dello stesso.

Tipologia di interventi ammissibili

Gli ambiti di transizione digitale e sostenibile dovranno riguardare almeno una delle voci dell’Elenco seguente, inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi e, nello specifico:

Transizione digitale

  1. robotica avanzata e collaborativa;
  2. interfaccia uomo-macchina;
  3. manifattura additiva e stampa 3D;
  4. prototipazione rapida;
  5. internet delle cose e delle macchine;
  6. cloud, High Performance Computing – HPC, fog e quantum computing;
  7. cyber security e business continuity (es. CEI – cyber exposure index, vulnerability assessment, penetration testing etc.);
  8. big data e analytics;
  9. intelligenza artificiale;
  10. blockchain;
  11. integrazione verticale e orizzontale (comprese consulenze e perizie rilasciate da ingegneri o periti industriali iscritti nei rispettivi albi professionali finalizzate all’analisi e all’attestazione dell’interconnessione dei beni 4.0 ai sistemi aziendali);
  12. simulazione e sistemi cyber fisici;
  13. soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
  14. soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
  15. soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, WMS, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode), esclusi software amministrativo-contabili;
  16. tecnologie per l’in-store customer experience;
  17. sviluppo di piani di marketing digitali compresi interventi volti a migliorare il posizionamento organico nei motori di ricerca (es. SEO, SEM).

Transizione sostenibile

  1. audit/diagnosi energetici, finalizzati a valutare la situazione iniziale “as is” dell’impresa, per individuare e quantificare gli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio e definire un piano di miglioramento energetico;
  2. analisi delle forniture di energia, attraverso l’analisi dei documenti contrattuali e contabili delle utenze, finalizzata alla definizione di un programma di ottimizzazione dei parametri contrattuali alla luce delle caratteristiche produttive dell’impresa;
  3. progettazione di sistemi di raccolta e di monitoraggio dei dati energetici di base (bollette, contatori, etc.) e della produzione (consumi, rendimenti, etc.), anche attraverso l’utilizzo di automazioni con tecnologie 4.0;
  4. piano di miglioramento energetico con individuazione e quantificazione degli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio dell’impresa. progettazione degli interventi di efficientamento energetico a seguito di diagnosi energetica;
  5. studi di fattibilità tecnico-economica per progetti di riqualificazione energetica;
  6. verifiche tecniche termografiche, verifiche tecniche su impianti di generazione di energia comprese le verifiche sugli apparati di protezione e di misura;
  7. analisi dei processi industriali dell’impresa volte alla riduzione dei consumi energetici – studi per l’adozione di sensoristica per il controllo dei consumi energetici di macchinari, impianti, edifici aziendali;
  8. Life Cycle Assessment (LCA): analisi applicata alla produzione di beni e alla prestazione di servizi dell’impresa;
  9. consulenze nel processo di assessment finalizzato ad avviare un percorso di implementazione di politiche ESG (con esclusione del costo di emissione della certificazione);
  10. consulenze nel processo per la redazione del bilancio o del report di sostenibilità.

Spese ammissibili

Per la transizione digitale sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

  • spese per consulenze;
  • spese per la formazione;
  • spese per acquisto di beni strumentali finalizzati alla realizzazione delle attività di cui sopra, nel limite massimo del 40% del progetto di transizione digitale complessivamente ammissibile.

Per la transizione sostenibile sono ammissibili le spese per consulenze.
Sono ammessi progetti per un importo minimo di spese pari a euro 5.000.
I preventivi presentati unitamente alla domanda di concessione non potranno avere data antecedente a quella di pubblicazione del Bando (16 settembre 2025).

Saranno ammesse alla liquidazione unicamente le spese, al netto di IVA, sostenute (quindi pagate) a partire dalla data di concessione del contributo fino alla data prevista per la scadenza della rendicontazione (6 maggio 2026).
L’impresa dovrà avvalersi per i servizi di consulenza in materia di transizione digitale di uno o più fornitori tra i seguenti:

  • Competence center di cui al Piano nazionale Impresa 4.0, parchi scientifici e tecnologici, centri di ricerca e trasferimento tecnologico, centri per l’innovazione, Tecnopoli, poli di innovazione digitale, European Digital Innovation Hub, Digital Innovation Hub, cluster tecnologici ed altre strutture per il trasferimento tecnologico,
    accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali;
  • incubatori certificati di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e incubatori regionali accreditati;
  • FABLAB, definiti come centri attrezzati per la fabbricazione digitale che rispettino i requisiti internazionali definiti nella FabLab Charter (http://fab.cba.mit.edu/about/charter/);
  • centri di trasferimento tecnologico su tematiche Industria 4.0 come definiti dal D.M. 22 maggio 2017(MISE)
    (https://www.unioncamere.gov.it/digitalizzazione-e-impresa-40/certificazione-dei-centri-di-trasferimentotecnologico-industria-40/elenco-dei-centri-di-trasferimento-tecnologico-industria-40-certificati);
  • start-up innovative di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e PMI innovative di cui all’art. 4 del D.L. 24 gennaio 2015 n. 3, convertito, con modificazioni, dalla L. 24 marzo 2015, n. 33;
  • Innovation Manager iscritti nell’albo degli esperti tenuto da Unioncamere (consultabile all’indirizzo web: https://www.unioncamere.gov.it/digitalizzazione-e-impresa-50/elenco-dei-manager-dellinnovazione/elenco-manager o nell’Elenco degli innovation Manager della Regione Umbria;
  • ulteriori fornitori a condizione che essi abbiano realizzato nell’ultimo triennio almeno tre attività per servizi di consulenza/formazione presso almeno tre imprese differenti e che nessuna delle esperienze autocertificate riguardi l’impresa richiedente.

Relativamente ai soli servizi di formazione, l’impresa potrà avvalersi anche di agenzie formative accreditate dalle Regioni, Università e Scuole di Alta formazione riconosciute dal MIUR, Istituti Tecnici Superiori, altri soggetti qualificati certificati ISO 9001:2015 per il settore EA37.
I fornitori dei servizi in materia di transizione sostenibile devono essere individuati tra:

  • società o professionisti iscritti agli appositi albi (Albo degli Ingegneri per l’ambito di sostenibilità ambientale; Albo dei Commercialisti, Albo dei Consulenti del lavoro e Albo degli Avvocati per gli ambiti di sostenibilità sociale e di governance) e con specifiche competenze derivanti da titoli, percorsi di formazione, master riconosciuti dagli Ordini di appartenenza o da Enti e strutture pubbliche o equiparate, in materia di sostenibilità (ESG), gestione aziendale e delle risorse umane, revisione legale per la sostenibilità, materia ambientale, materia informatica, materia di tutela dei diritti umani, materia di legislazione dell’Unione Europea;
  • società o professionisti con un’esperienza almeno biennale in materia di sostenibilità ESG, documentabile tramite autocertificazione e con presentazione di fatture emesse per servizi resi, analoghi e riconducibili alle fattispecie previste dal Bando;
  • EGE – Esperti in Gestione dell’Energia – certificati a fronte della norma UNI CEI 11339 da enti accreditati, per i servizi relativi all’ambito della sostenibilità ambientale, limitatamente alle tematiche energetiche.

Entità e forma dell’agevolazione
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 50% degli importi dei preventivi di spesa ammessi, al netto dell’IVA, fino ad un massimo di euro 7.000*. Alle imprese in possesso del rating di legalità verrà riconosciuta una premialità di euro 250.

* Per i contributi di importo superiore a euro 5.000, verrà effettuato il controllo ex art. 48-bis DPR n. 602/73, volto alla verifica di somme iscritte a ruolo per cui il beneficiario del contributo sia inadempiente. La Camera effettuerà il pagamento totale o parziale delle somme eventualmente dovute direttamente all’agenzia delle entrate.

Scadenza
Le richieste di contributo devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso la piattaforma ReStart: https://restart.infocamere.it dal giorno 6 ottobre 2025 ore 9:00 al giorno 6 novembre 2025 ore 9:00 utilizzando la modulistica disponibile nel sito camerale alla pagina dedicata al Bando: https://www.umbria.camcom.it/promuovere-limpresa-e-il-territorio/bandi-e-contributi/bando-doppia-transizione-digitale-e-sostenibile-2025.
Il bando prevede una valutazione a graduatoria sulla base dei criteri indicati all’art. 9 del bando**.

**https://www.umbria.camcom.it/promuovere-limpresa-e-il-territorio/bandi-e-contributi/bando-doppia-transizione-digitale-e-sostenibile-2025

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